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Punti chiave
- La dichiarazione accessibilità siti web è un documento pubblico obbligatorio.
- Deve indicare il livello WCAG raggiunto, le aree accessibili e quelle non accessibili.
- PA, scuole, aziende sanitarie e, dal 2025, molte imprese private devono pubblicarla ogni anno.
- Il documento deve essere visibile nel footer o in una sezione “Accessibilità”.
- Una checklist rapida aiuta a non dimenticare nessun passaggio.
Indice
- Introduzione
- Cos’è la dichiarazione di accessibilità per i siti web
- Elementi principali della dichiarazione
- Chi è tenuto a pubblicare la dichiarazione
- Dove posizionare la dichiarazione sul sito
- Come compilare e pubblicare la dichiarazione
- Motivazioni e finalità
- Rischi in caso di mancata pubblicazione
- Checklist rapida
- Domande frequenti (FAQ)
- Conclusioni
Introduzione
Dichiarazione accessibilità siti web: cosa è, perché è obbligatoria e come redigerla passo passo è il documento che ogni ente pubblico o azienda deve mettere a disposizione di tutti gli utenti. Serve a spiegare quanto il sito o l’app siano facili da usare per le persone con disabilità. La legge italiana, che segue le direttive europee, impone a pubbliche amministrazioni, scuole, aziende sanitarie e, a partire dal 2025, a molte imprese private, di pubblicare questo documento ogni anno. Senza la dichiarazione, si rischiano multe e si nega un’esperienza equa a chi ha bisogni diversi.
Cos’è la dichiarazione di accessibilità per i siti web
La dichiarazione di accessibilità è un documento pubblico obbligatorio che indica:
- Il livello di accessibilità raggiunto (ad esempio WCAG 2.1 livello AA).
- Le aree del sito o dell’app che sono accessibili e quelle che non lo sono, con le ragioni.
- Le metodologie di test usate per verificare la conformità e i risultati ottenuti.
- Le modalità per segnalare problemi e richiedere contenuti in formati accessibili.
Questa definizione è riportata da l’Agenzia per l’Italia Digitale e da una guida legale specializzata.
Elementi principali della dichiarazione
Ogni dichiarazione deve contenere tutti i punti elencati nella tabella seguente:
Elemento | Cosa contiene | Perché è importante |
---|---|---|
Aree accessibili e non | Elenco delle sezioni che rispettano le linee guida e quelle con barriere. | Permette all’utente di sapere subito dove può navigare senza problemi. |
Informazioni generali | Nome del sito/app, titolare, data di pubblicazione della dichiarazione. | Fornisce trasparenza e contestualizza il documento. |
Livello di conformità WCAG | Versione (es. WCAG 2.1) e livello (A, AA, AAA). | Rende chiaro il grado di impegno verso gli standard internazionali. |
Test effettuati | Descrizione della metodologia (audit interno, audit esterno, test con utenti), strumenti usati e risultati. | Dimostra che la valutazione è stata effettuata in modo serio e documentato. |
Come segnalare problemi | Modulo di contatto, email, numero di telefono, tempi di risposta. | Consente agli utenti di contribuire al miglioramento continuo. |
Procedura difensore civico digitale (PA) | Indicazioni su come contattare il difensore civico digitale. | Obbligatorio per le pubbliche amministrazioni. |
Chi è tenuto a pubblicare la dichiarazione
Pubbliche amministrazioni (PA)
Le PA, le scuole, le aziende sanitarie e le società partecipate dallo Stato devono pubblicare la dichiarazione ogni anno, entro il 23 settembre. Questa scadenza è fissata da AgID e vale per tutti i siti e le app di cui sono titolari.
Aziende private
Attualmente l’obbligo riguarda le imprese con fatturato superiore a 500 milioni di euro negli ultimi tre anni. Dal giugno 2025 la normativa si allarga a:
- Aziende che vendono online con fatturato superiore a 2 milioni di euro;
- Aziende che impiegano almeno 10 dipendenti.
Questa espansione è prevista dall’European Accessibility Act e sarà monitorata da AgID.
Dove posizionare la dichiarazione sul sito
La dichiarazione deve essere facilmente reperibile. Le pratiche più comuni sono:
- Un link nel footer (piè di pagina) con la dicitura “Dichiarazione di accessibilità”.
- Una voce di menu nella sezione “Informazioni legali” o “Accessibilità”.
Queste indicazioni sono confermate da fonti legali e da AgID.
Come compilare e pubblicare la dichiarazione
Per le pubbliche amministrazioni
- Accedere alla piattaforma AgID: l’Agenzia mette a disposizione un modello standardizzato.
- Compilare il modulo inserendo tutti i dati richiesti (informazioni generali, livello WCAG, test effettuati, ecc.).
- Generare il link unico che la piattaforma restituisce al termine della compilazione.
- Inserire il link nel footer del sito o nella sezione dedicata dell’app.
Le istruzioni dettagliate e i manuali sono disponibili sul sito di AgID.
Per le aziende private
Le imprese non hanno un modello unico, ma possono seguire queste linee guida:
Passo | Azione | Strumento consigliato |
---|---|---|
1 | Audit di accessibilità (interno o esterno) | Tool automatici (axe, WAVE) + test con utenti con disabilità |
2 | Redazione della dichiarazione usando il template suggerito | Modello Word/PDF scaricabile da una guida legale |
3 | Pubblicazione del documento tramite link nel footer | CMS (WordPress, Joomla, ecc.) con plugin “Accessibility Statement” |
4 | Aggiornamento annuale entro la data stabilita | Calendario di compliance interno |
Il sito di Legalblink fornisce esempi pratici e template gratuiti per le imprese.
Motivazioni e finalità della dichiarazione
- Trasparenza – Dimostra l’impegno dell’organizzazione verso l’accessibilità digitale (fonte legale).
- Informazione per gli utenti – Le persone con disabilità possono capire subito se il servizio è fruibile e come segnalare eventuali problemi (fonte legale, guida legale).
- Prova di conformità – Fornisce una prova documentata alle autorità di controllo, riducendo il rischio di sanzioni (fonte legale, guida legale).
Rischi in caso di mancata pubblicazione
La mancata pubblicazione della dichiarazione è considerata inadempimento normativo. Le conseguenze possono includere:
- Sanzioni amministrative da parte dell’AgID o dell’Autorità Garante per la protezione dei dati.
- Azioni legali da parte di utenti che non riescono ad accedere ai contenuti.
- Danni reputazionali: l’organizzazione può essere vista come poco attenta all’inclusività.
Le fonti ufficiali confermano che la non pubblicazione è un motivo di sanzione per le PA e per le aziende obbligate (AgID, Legalblink).
Checklist rapida per la dichiarazione di accessibilità
✅ | Attività da verificare |
---|---|
1 | Hai individuato tutte le pagine del sito (e le app) da includere nella dichiarazione? |
2 | Hai effettuato test di conformità secondo le WCAG 2.1 (livello AA consigliato)? |
3 | Hai redatto la sezione “Aree accessibili e non” con spiegazioni chiare? |
4 | Hai indicato il livello di conformità (es. WCAG 2.1 AA)? |
5 | Hai descritto i metodi di test (strumenti, test con utenti, audit esterno)? |
6 | Hai inserito le istruzioni per segnalare problemi (email, modulo, telefono)? |
7 | Per le PA, hai aggiunto la procedura di attivazione del difensore civico digitale? |
8 | Hai pubblicato il link della dichiarazione nel footer o in una sezione ben visibile? |
9 | Hai impostato un promemoria per l’aggiornamento annuale entro il 23 settembre? |
10 | Hai archiviato una copia della dichiarazione per eventuali controlli? |
Domande frequenti (FAQ)
Q1: Devo pubblicare la dichiarazione anche se il mio sito è già conforme al 100%?
Sì. Anche se il sito rispetta tutte le WCAG, la dichiarazione è obbligatoria per dimostrare la conformità e fornire le informazioni di contatto.
Q2: Posso usare un linguaggio tecnico nella dichiarazione?
È consigliabile mantenere un linguaggio chiaro e semplice, così tutti gli utenti, anche quelli non esperti, possono capire.
Q3: Quanto tempo ci vuole per compilare la dichiarazione?
Dipende dalla dimensione del sito e dalla complessità dei test. Per un sito medio, l’intero processo (audit + redazione) può richiedere da 1 a 3 settimane.
Q4: Cosa succede se trovo un errore dopo la pubblicazione?
Devi aggiornare subito la dichiarazione, correggere le informazioni e notificare gli utenti dei cambiamenti.
Conclusioni
La dichiarazione accessibilità siti web non è solo un obbligo di legge: è uno strumento di inclusione che permette a tutti, indipendentemente dalle proprie capacità, di navigare in modo sicuro e sereno. Pubbliche amministrazioni e aziende hanno scadenze precise (23 settembre per le PA) e linee guida ben definite da AgID, Legalblink e altre autorità.
Seguendo la checklist proposta, usando i modelli ufficiali e mantenendo la dichiarazione sempre aggiornata, potrai evitare sanzioni, migliorare la reputazione del tuo brand e, soprattutto, contribuire a un web più accessibile per tutti.
Non rimandare: controlla oggi lo stato di accessibilità del tuo sito, effettua i test necessari e pubblica la tua dichiarazione. Il futuro digitale è più giusto quando è aperto a tutti.
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