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Dichiarazione accessibilità siti web: cosa è, perché è obbligatoria e come redigerla passo passo

18 settembre 2025
7 min di lettura
#Digitalizzazione#Innovazione
Dichiarazione accessibilità siti web: cosa è, perché è obbligatoria e come redigerla passo passo

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Punti chiave

  • La dichiarazione accessibilità siti web è un documento pubblico obbligatorio.
  • Deve indicare il livello WCAG raggiunto, le aree accessibili e quelle non accessibili.
  • PA, scuole, aziende sanitarie e, dal 2025, molte imprese private devono pubblicarla ogni anno.
  • Il documento deve essere visibile nel footer o in una sezione “Accessibilità”.
  • Una checklist rapida aiuta a non dimenticare nessun passaggio.

Introduzione

Dichiarazione accessibilità siti web: cosa è, perché è obbligatoria e come redigerla passo passo è il documento che ogni ente pubblico o azienda deve mettere a disposizione di tutti gli utenti. Serve a spiegare quanto il sito o l’app siano facili da usare per le persone con disabilità. La legge italiana, che segue le direttive europee, impone a pubbliche amministrazioni, scuole, aziende sanitarie e, a partire dal 2025, a molte imprese private, di pubblicare questo documento ogni anno. Senza la dichiarazione, si rischiano multe e si nega un’esperienza equa a chi ha bisogni diversi.

Cos’è la dichiarazione di accessibilità per i siti web

La dichiarazione di accessibilità è un documento pubblico obbligatorio che indica:

  • Il livello di accessibilità raggiunto (ad esempio WCAG 2.1 livello AA).
  • Le aree del sito o dell’app che sono accessibili e quelle che non lo sono, con le ragioni.
  • Le metodologie di test usate per verificare la conformità e i risultati ottenuti.
  • Le modalità per segnalare problemi e richiedere contenuti in formati accessibili.

Questa definizione è riportata da l’Agenzia per l’Italia Digitale e da una guida legale specializzata.

Elementi principali della dichiarazione

Ogni dichiarazione deve contenere tutti i punti elencati nella tabella seguente:

Elemento Cosa contiene Perché è importante
Aree accessibili e non Elenco delle sezioni che rispettano le linee guida e quelle con barriere. Permette all’utente di sapere subito dove può navigare senza problemi.
Informazioni generali Nome del sito/app, titolare, data di pubblicazione della dichiarazione. Fornisce trasparenza e contestualizza il documento.
Livello di conformità WCAG Versione (es. WCAG 2.1) e livello (A, AA, AAA). Rende chiaro il grado di impegno verso gli standard internazionali.
Test effettuati Descrizione della metodologia (audit interno, audit esterno, test con utenti), strumenti usati e risultati. Dimostra che la valutazione è stata effettuata in modo serio e documentato.
Come segnalare problemi Modulo di contatto, email, numero di telefono, tempi di risposta. Consente agli utenti di contribuire al miglioramento continuo.
Procedura difensore civico digitale (PA) Indicazioni su come contattare il difensore civico digitale. Obbligatorio per le pubbliche amministrazioni.

Chi è tenuto a pubblicare la dichiarazione

Pubbliche amministrazioni (PA)

Le PA, le scuole, le aziende sanitarie e le società partecipate dallo Stato devono pubblicare la dichiarazione ogni anno, entro il 23 settembre. Questa scadenza è fissata da AgID e vale per tutti i siti e le app di cui sono titolari.

Aziende private

Attualmente l’obbligo riguarda le imprese con fatturato superiore a 500 milioni di euro negli ultimi tre anni. Dal giugno 2025 la normativa si allarga a:

  • Aziende che vendono online con fatturato superiore a 2 milioni di euro;
  • Aziende che impiegano almeno 10 dipendenti.

Questa espansione è prevista dall’European Accessibility Act e sarà monitorata da AgID.

Dove posizionare la dichiarazione sul sito

La dichiarazione deve essere facilmente reperibile. Le pratiche più comuni sono:

  • Un link nel footer (piè di pagina) con la dicitura “Dichiarazione di accessibilità”.
  • Una voce di menu nella sezione “Informazioni legali” o “Accessibilità”.

Queste indicazioni sono confermate da fonti legali e da AgID.

Come compilare e pubblicare la dichiarazione

Per le pubbliche amministrazioni

  1. Accedere alla piattaforma AgID: l’Agenzia mette a disposizione un modello standardizzato.
  2. Compilare il modulo inserendo tutti i dati richiesti (informazioni generali, livello WCAG, test effettuati, ecc.).
  3. Generare il link unico che la piattaforma restituisce al termine della compilazione.
  4. Inserire il link nel footer del sito o nella sezione dedicata dell’app.

Le istruzioni dettagliate e i manuali sono disponibili sul sito di AgID.

Per le aziende private

Le imprese non hanno un modello unico, ma possono seguire queste linee guida:

Passo Azione Strumento consigliato
1 Audit di accessibilità (interno o esterno) Tool automatici (axe, WAVE) + test con utenti con disabilità
2 Redazione della dichiarazione usando il template suggerito Modello Word/PDF scaricabile da una guida legale
3 Pubblicazione del documento tramite link nel footer CMS (WordPress, Joomla, ecc.) con plugin “Accessibility Statement”
4 Aggiornamento annuale entro la data stabilita Calendario di compliance interno

Il sito di Legalblink fornisce esempi pratici e template gratuiti per le imprese.

Motivazioni e finalità della dichiarazione

  • Trasparenza – Dimostra l’impegno dell’organizzazione verso l’accessibilità digitale (fonte legale).
  • Informazione per gli utenti – Le persone con disabilità possono capire subito se il servizio è fruibile e come segnalare eventuali problemi (fonte legale, guida legale).
  • Prova di conformità – Fornisce una prova documentata alle autorità di controllo, riducendo il rischio di sanzioni (fonte legale, guida legale).

Rischi in caso di mancata pubblicazione

La mancata pubblicazione della dichiarazione è considerata inadempimento normativo. Le conseguenze possono includere:

  • Sanzioni amministrative da parte dell’AgID o dell’Autorità Garante per la protezione dei dati.
  • Azioni legali da parte di utenti che non riescono ad accedere ai contenuti.
  • Danni reputazionali: l’organizzazione può essere vista come poco attenta all’inclusività.

Le fonti ufficiali confermano che la non pubblicazione è un motivo di sanzione per le PA e per le aziende obbligate (AgID, Legalblink).

Checklist rapida per la dichiarazione di accessibilità

Attività da verificare
1 Hai individuato tutte le pagine del sito (e le app) da includere nella dichiarazione?
2 Hai effettuato test di conformità secondo le WCAG 2.1 (livello AA consigliato)?
3 Hai redatto la sezione “Aree accessibili e non” con spiegazioni chiare?
4 Hai indicato il livello di conformità (es. WCAG 2.1 AA)?
5 Hai descritto i metodi di test (strumenti, test con utenti, audit esterno)?
6 Hai inserito le istruzioni per segnalare problemi (email, modulo, telefono)?
7 Per le PA, hai aggiunto la procedura di attivazione del difensore civico digitale?
8 Hai pubblicato il link della dichiarazione nel footer o in una sezione ben visibile?
9 Hai impostato un promemoria per l’aggiornamento annuale entro il 23 settembre?
10 Hai archiviato una copia della dichiarazione per eventuali controlli?

Domande frequenti (FAQ)

Q1: Devo pubblicare la dichiarazione anche se il mio sito è già conforme al 100%?

Sì. Anche se il sito rispetta tutte le WCAG, la dichiarazione è obbligatoria per dimostrare la conformità e fornire le informazioni di contatto.

Q2: Posso usare un linguaggio tecnico nella dichiarazione?

È consigliabile mantenere un linguaggio chiaro e semplice, così tutti gli utenti, anche quelli non esperti, possono capire.

Q3: Quanto tempo ci vuole per compilare la dichiarazione?

Dipende dalla dimensione del sito e dalla complessità dei test. Per un sito medio, l’intero processo (audit + redazione) può richiedere da 1 a 3 settimane.

Q4: Cosa succede se trovo un errore dopo la pubblicazione?

Devi aggiornare subito la dichiarazione, correggere le informazioni e notificare gli utenti dei cambiamenti.

Conclusioni

La dichiarazione accessibilità siti web non è solo un obbligo di legge: è uno strumento di inclusione che permette a tutti, indipendentemente dalle proprie capacità, di navigare in modo sicuro e sereno. Pubbliche amministrazioni e aziende hanno scadenze precise (23 settembre per le PA) e linee guida ben definite da AgID, Legalblink e altre autorità.

Seguendo la checklist proposta, usando i modelli ufficiali e mantenendo la dichiarazione sempre aggiornata, potrai evitare sanzioni, migliorare la reputazione del tuo brand e, soprattutto, contribuire a un web più accessibile per tutti.

Non rimandare: controlla oggi lo stato di accessibilità del tuo sito, effettua i test necessari e pubblica la tua dichiarazione. Il futuro digitale è più giusto quando è aperto a tutti.

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